Dott.ssa Valentina Battistella

Che-ansia..-gli-ansiolitici!

Che ansia.. gli ansiolitici!

Ok, questo è il mio primo e forse unico articolo in cui parlerò di psicofarmaci.. sono una psicologa e in quanto tale NON li prescrivo e non è certo mia competenza consigliarvi o sconsigliarvi riguardo l’uso.

Oggi però voglio parlare un po’ degli ansiolitici e dei loro effetti che molti ignorano più o meno inconsapevolmente.

Premetto che lavorando spessissimo con persone che ne fanno uso (e talvolta abuso) anche noi psicologi studiamo all’università materie come biologia e farmacologia per cui nonostante non siamo medici e quindi specializzati in queste terapie qualcosa la sappiamo anche noi..

..sopratutto riguardo agli effetti psicologici che queste sostanze procurano.

Ci tengo a parlare di questo perchè nella pratica clinica purtroppo ho notato come quasi nessuno che assume ansiolitici è effettivamente a conoscenza delle modalità di azione del farmaco e degli effetti collaterali che ne derivano.

Capita spesso di lavorare in studio con persone che fanno uso di questi farmaci da anni quando per questo tipo di trattamento dovrebbe durare al massimo qualche settimana.

Questo significa per me e il paziente dover non solo lavorare sul problema/sul sintomo, ma anche sulla dipendenza da sostanze che ormai si è inevitabilmente instaurata.

Tra i vari effetti collaterali dell’uso degli ansiolitici ci sono episodi di depressione, sonnolenza, amnesia e dipendenza; io vorrei concentrarmi su quest’ultima.

Partiamo dalla descrizione che trovate nel bugiardino del più noto e diffuso farmaco a base di benzodiazepine:

“L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere le avvertenze speciali e le precauzioni). Può verificarsi dipendenza psichica. È stato segnalato abuso di benzodiazepine.”

Vediamo ora cosa può succedere quando si interrompe la somministrazione, sempre tratto dal bugiardino:

Insonnia ed ansia di rimbalzo.

All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata.

Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno.

Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.”

In poche parole se prendo un ansiolitico per curare uno stato di ansia non appena interrompo l’assunzione del farmaco mi ritroverò con uno stato di ansia più grave rispetto a quando ho iniziato la somministrazione, se prendo il farmaco per dormire, quando interromperò l’assunzione potrei avere insonnia.

Molti pazienti non essendo informati di questi effetti quando smettono l’uso del farmaco entrano in “crisi” perchè provano questi forti stati di ansia. Così pensano di aver bisogno di assumere ancora il medicinale creando quindi un circolo vizioso.

Ecco come un trattamento che doveva essere momentaneo diventa qualcosa di permanente e fondamentale nella vita del paziente.

Vi scrivo queste cose non perchè sono contraria all’uso del farmaco,ma per fare chiarezza anche su quelli che sono dei meccanismi di azione della sua funzione. Attraversate un momento difficile e parlandone con il vostro medico vi è stato consigliato un ansiolitico?

Se decidete di assumerlo fatelo in ottica di poter “abbassare” i livelli di ansia per poter affrontare la cosa che vi spaventa, usatelo come aiuto per “lavorare” sulla vostra ansia, ma non pensate che alla sua interruzione l’ansia sarà sparita come per magia, sarà lì ad attendervi e pure più forte rispetto a prima.

Non esiste una scorciatoia, il dolore e le emozioni fanno parte di noi e non è possibile fingere che non esistano (a meno che non vogliate vivere perennemente drogati).

E se ora vi ho un po’ spaventato (parlare di ansia fa venire l’ansia) vorrei tranquillizzarvi rassicurandovi che tutte le emozioni sono transitorie.. così come non è possibile essere felici per sempre non si può avere l’ansia per sempre, bisogna solo trovare la strategia migliore per superarla e passare all’emozione successiva.

Se pensi di aver bisogno di supporto psicologico per problemi paura e ansia la cosa migliore da fare è rivolgersi a un psicologo esperto capace di aiutarti a uscire dal problema.

Contattami, senza impegno, per maggiori informazioni.

Insieme possiamo attuare il cambiamento che stai cercando.

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