Dott.ssa Valentina Battistella

psicoterapia sistemico relazionale

 

La psicoterapia sistemico relazionale

L’approccio alla psicoterapia sistemico relazionale nasce negli Stati Uniti all’inizio degli anni ‘50.Nel passato lo studio del comportamento umano, sia esso espressione della “normalità” o delle sue manifestazioni patologiche, veniva studiato secondo un approccio di chiara derivazione medica, ricercando le cause all’interno del corpo e della psiche umana. In Italia questo tipo di approccio si sviluppa con la scuola milanese (presso la quale ho conseguito la mia specializzazione in psicoterapia sistemico relazionale)

 

 

Con l’approccio sistemico relazionale si pone invece l’attenzione non su ciò che succede all’interno della mente, ma sulle relazioni che ogni individuo instaura con l’ambiente esterno e con gli altri. L’individuo non è più un elemento singolo da studiare a prescindere dall’ambiente in cui vive, ma fa parte di una serie infinta di sistemi in ognuno dei quali assume dei ruoli, invia e riceve delle comunicazioni ed all’interno dei quali assume determinati comportamenti piuttosto che altri.

 

 

Importanza fondamentale acquisisce quindi il sistema familiare, all’interno del quale ogni individuo nasce, impara le regole fondamentali di quel sistema, cresce e si sviluppa, sia in senso fisico che psicologico-relazionale. Ogni comportamento perciò acquista un suo significato solo se analizzato all’interno del contesto in cui si manifesta. 

Il sintomo secondo la psicoterapia sistemico relazionale

Secondo la psicoterapia sistemico relazionale si può quindi desumere che un comportamento problematico non è altro che l’espressione di un malessere che non è più del singolo individuo, ma di una disfunzionalità relazionale all’interno del suo sistema familiare. Ne consegue che il concetto di persona “malata” in senso classico può ritenersi superato e limitativo. La persona che presenta un sintomo (che può essere ansia, attacchi di panico, depressione, dipendenza, fobia ecc) è solo una persona che sta esprimendo una sofferenza.

In questi termini il clinico si chiede come aiutare il paziente a vivere bene anche senza quel disturbo. Un sintomo infatti talvolta può servire per i rapporti che quel paziente vive. Qualche esempio? 

-Una paziente 23enne che manifesta improvvisamente paura a guidare e la madre è così “costretta” a non lasciarla sola dovendo accompagnarla ogni mattina al lavoro. Ecco che in questo caso la fobia sta proteggendo la “diade” madre-figlia da quella fisiologica indipendenza che si riscontra quando un figlio, ormai maggiorenne, diventa indipendente dal punto di vista economico e si separa dal nucleo di origine. 

-Uomo che manifesta sintomi depressivi e tutta la famiglia si riunisce attorno a lui per cercare di aiutarlo a stare bene, anche a costo di dover fare rinunce importanti e modificare le proprie scelte.

-Adolescente che vive un profondo disagio, ma non sa come comunicarlo ai propri genitori e ai propri amici e si fa “scoprire” con dei tagli alle braccia. 

Gli possono essere tantissimi e a volte non è sempre facile scoprire il senso che ha qualcosa che fa molto soffrire, dal quale vorremo solo liberarci. Però senza un’attenta e approfondita analisi con un professionista è molto difficile focalizzare il proprio lavoro su di sé puntando all’obiettivo del benessere e dell’equilibrio, non solo alla scomparsa del sintomo.

Il rapporto con la psicoterapeuta sistemico relazionale

La psicoterapeuta sistemico relazionale adotta un approccio con il paziente in cui il rapporto di cura nasce appunto in un contesto di relazione. 
Ed è attorno a questa relazione che la persona può affrontare le sue paure e scoprire, con il confronto, nuovi punti di vista che possono essere di spunto per i cambiamenti che vuole attuare nella sua vita. “Di relazioni ci si ammala di relazioni si guarisce”, perchè è solo all’interno di una relazione in cui ci si può sentire sicuri, accolti, compresi come quella presente in un contesto terapeutico che si può compiere una crescita personale importante.

 

Se stai pensando che questo tipo di psicoterapia ti interessa e vuoi ulteriori informazioni puoi contattarmi qui.

Se invece hai qualche domanda su come si svolge la psicoterapia presso il mio studio puoi leggere la sezione FAQ.

 

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